Sono stati i campi di Flossemburg, Terezin e Auschwitz-Birkenau quelli al centro del Viaggio della Memoria, a cui ha aderito – per il secondo anno consecutivo – il comune di Terranuova Bracciolini. Alcuni studenti delle scuole del territorio valdarnese hanno così potuto far visita ai campi di concentramento e sterminio di Polonia e Repubblica ceca.
Con la collaborazione dell’Aned, Associazione nazionale ex deportati, la Conferenza dei Sindaci ha promosso il pellegrinaggio nel Valdarno aretino, coinvolgendo studenti, amministratori e cittadini interessati a vivere un’esperienza altamente formativa.
I ragazzi dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Terranuova che hanno preso parte al pellegrinaggio hanno sfilato con il gonfalone del Comune nei campi di concentramento per testimoniare la presenza dell’istituzione comunale, come sentinelle di memoria nei luoghi dello sterminio nazista.
“Dopo l’esperienza profonda vissuta durante il Viaggio della memoria dello scorso anno – ha detto il Sindaco di Terranuova, Sergio Chienni – abbiamo deciso di sostenere nuovamente questa esperienza formativa, di crescita e di arricchimento. È necessario investire sulla memoria storica e per farlo abbiamo bisogno dei ragazzi, del loro entusiasmo e del loro desiderio di conoscenza come investimento contro l’intolleranza e l’odio razziale”.
Il momento di commemorazione istituzionale si è consumato al memoriale di Lidice, completamente distrutto il 10 giugno 1942, come rappresaglia da parte degli occupanti tedeschi, in seguito all’attentato delle forze partigiane ceche in cui era stato ucciso Reinhard Heydrich.La rappresaglia causò la morte di 192 uomini con più di 15 anni, fucilati a gruppi di 10; le 198 donne di Lidice furono caricate su camion e portate alla stazione di Kladno e furono fatte salire su treni speciali diretti al campo di concentramento di Ravensbrück. Qui 35 tra le donne più anziane furono inviate presso il campo di concentramento di Auschwitz. Mentre dei bambini 99 bambini di Lidice, da 1 a 16 anni, 17 furono giudicati adatti per la “germanizzazione” e affidati a famiglie tedesche. I restanti 82 furono portati al campo di sterminio di Chełmno ed è molto probabile che la maggior parte di loro sia stata gasata il giorno stesso dell’arrivo.
“Un’esperienza profonda – ha detto l’assessore alla cultura, Caterina Barbuti che ha accompagnato la delegazione terranuovese – che ci invita a riflettere perché qualunque idea e conoscenza possiamo avere dello sterminio e delle atrocità compiute dai nazisti la realtà è ancora più tremenda e inimmaginabile”.
Il viaggio è stata l’occasione per visitare oltre ai tristemente noti campi di Flossemburg e Auschwitz-Birkenau, anche il campo di Theresienstadt (o ghetto di Terezín) noto per aver concentrato i maggiori artisti e intellettuali, pittori, scrittori, musicisti, oltre ad una forte presenza di bambini, molti dei quali furono indirizzati soprattutto ai campi di sterminio di Auschwitz.