Home "Quale olio in tavola?" proseguono le iniziative di "Olio bene comune"

    “Quale olio in tavola?”
    proseguono le iniziative di
    “Olio bene comune”

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    ``Quale olio è in tavola?`` / Proseguono le iniziative del progetto ``Olio bene comune``

    Proseguono le iniziative del progetto “Olio bene comune” a cura dei produttori della Setteponti e del Pratomagno. Dopo le due giornate tenutesi il mese scorso, una dedicata al nuovo raccolto e l’altra a una riflessione sulla fragilità e sull’importanza dell’olivocoltura agricola (non industriale) con i produttori del territorio, lunedì 23 gennaio sarà la volta degli operatori della ristorazione e del commercio.

    Presso la Sala del Consiglio alle ore 17:00, con la collaborazione delle amministrazioni di Terranuova e Loro Ciuffenna, l’Associazione Produttori del Pratomagno, Slow Food Valdarno, Confcommercio e Confesercenti, si terrà l’incontro “Quale olio in tavola?”.

    “Il principale obiettivo dell’incontro sarà quello di favorire il consumo consapevole – spiega Caterina Barbuti assessore alla promozione del territorio – I produttori incontrando i ristoratori e i commercianti, cercheranno di far capire loro la dignità e il valore dell’olio di qualità al fine di stimolarli e magari riuscire nel progetto di diffusione di una carta degli olii del territorio valdarnese”.

    L’incontro verterà su tre punti in particolare: l’olio e l’olivo sono un “bene comune” per tutta la comunità; l’olio è un elemento costitutivo della cultura e della civiltà alimentare; l’olio è una risorsa economica e sociale e come tale deve essere difeso dall’olivicoltura industriale, dai prezzi di mercato che non coprono i costi di produzione, dal dilagare di “olii” falsi, anonimi e omologati.

    L’importanza del progetto, promosso anche da Slow Food colli superiori del Valdarno lo si ritrova nelle parole del fiduciario Gianrico Fabbri:

    “L’olio, più di altri prodotti, è il biglietto da visita del nostro territorio, dove c’ è olio c’è un territorio curato e possibilmente in sicurezza che ne tutela la biodiversità, quindi non si tratta di veicolare un singolo alimento, ma un pezzo di storia e cultura di un luogo. Proprio a questo proposito all’incontro seguirà Master of Food Olio, un corso di conoscenza dell’olio, per sottolineare la qualità delle produzioni locali e il corretto utilizzo del prodotto in cucina”.