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    “1968
    Siate realisti, chiedete l’impossibile”
    evento alle Fornaci

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    ``1968. Siate realisti, chiedete l'impossibile`` / frammenti di ricordi... parole, immagini, musica

    Venerdì 25 gennaio alle ore 21:15 presso l’auditorium Le Fornaci si terrà la terza tappa dell’evento tosco-emiliano “1968. Siate realisti, chiedete l’impossibile” a cura dell’associazione “Donne di carta” un appuntamento incentrato sulla complessità, sull’espressività, sulle contraddizioni e sulle tensioni che hanno caratterizzato il 1968.

    Si tratta di un evento corale con la partecipazione delle Donnedicarta – personelibro – di Firenze, Pistoia, Arezzo, Valdarno, insieme alla neo-associata Ferrara. Valorizzando la pluralità di fermenti e linguaggi che hanno animato la rivoluzione socio-culturale del 1968, l’evento celebra i dieci anni dell’Associazione culturale nazionale “Donne di carta”.

    Seguendo quattro elementi-chiave (Momenti di vita vissuta; Cambiamento – Vento nuovo; Rivoluzione – Lotta – Disobbedienza; Emozioni) l’evento valorizza quanto il movimento del Sessantotto abbia coinvolto ogni linguaggio espressivo e performativo. Alle immagini sono affidati frammenti di cronaca, fotografie, manifesti, copertine di libri, scandite dalle esecuzioni musicali live della band “Valdarno Einfahrt”, e dalle voci delle Donnedicarta-personelibro di Firenze, Pistoia, Arezzo, Valdarno e Ferrara, per un’intensa antologia di autrici e autori tra cui: Pier Paolo Pasolini, Franco Basaglia, Carla Lonzi, Jack Kerouac, Marguerite Yourcenar, Elsa Morante, Beppe Fenoglio.

    Per festeggiare i dieci anni di storia (e di vita) di “Donne di carta” abbiamo scelto il ’68, perché contiene e riesce a trasmettere ancora tanta energia e visionarietà- riferiscono le referenti dell’associazione in Valdarno. – Alcune di noi il ’68 lo hanno vissuto in modo entusiasta e bruciante, altri l’hanno osservato succedere e ne hanno accolto la novità e la portata intellettuale, altre l’hanno percepito come un atteso inizio e un rivoluzionario cambiamento. Abbiamo provato a recuperare un po’ di quel clima intenso, e il ritmo col quale scorrono spunti e suggestioni vuol dare il senso della concitazione e della compulsione di allora –