Home Cultura Coronavirus, ecco le prime categorie professionali che faranno i test seriologici

Coronavirus, ecco le prime categorie professionali che faranno i test seriologici

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Con l’ordinanza numero 39 a firma del Presidente Enrico Rossi, la Regione Toscana individua le categorie professionali che nelle prossime settimane saranno sottoposte ai test sierologici rapidi gratuiti, svolti dai laboratori privati..
Si tratta di fasce di popolazione a maggiore rischio di contrarre il Covid 19 a cui dare priorità per la esecuzione dei test al fine di prevenire e contenere il virus, ovvero i lavoratori delle professioni ritenute essenziali, in particolare quelli che hanno contatti col pubblico.

Nel dettaglio:

  • Polizia Municipale e Polizia Provinciale;
  • lavoratori esercizi commerciali e grandi strutture di vendita alimentare, unitamente agli addetti al trasporto merci;
  • lavoratori di aziende pubbliche o private relative allo smaltimento e raccolta dei rifiuti, la cui attività implica il contatto con rifiuti potenzialmente infetti;
  • dipendenti Pubblici, la cui attività implica il contatto con il pubblico;
  • dipendenti degli Uffici Postali, la cui attività implica il contatto con il pubblico;
  • dipendenti dei servizi bancari, finanziari e assicurativi, la cui attività implica il contatto con il pubblico;
  • lavoratori dei servizi a domicilio;
  • lavoratori della editoria e della emittenza televisiva a contatto con il pubblico;
  • edicolanti e librai;
  • operatori del trasporto pubblico locale, la cui attività implica il a contatto con il pubblico;
  • tassisti;
  • operatori delle imprese/agenzie di onoranze funebri;
  • operatori della logistica, la cui attività implica il contatto con il pubblico;
  • personale dei consolati a contatto con il pubblico;
  • personale dei porti e degli aeroporti;
  • lavoratori del distretto Cartario, in quanto distretto che ha sempre lavorato e che può essere pilota di valutazione per i successivi distretti industriali toscani;

Qualora il test sierologico rapido dia esito positivo o dubbio, nel tempo intercorrente fra l’effettuazione del test e l’esame diagnostico molecolare (tampone orofaringeo), sia onere di ciascun soggetto adottare tutte le misure di isolamento e di prevenzione necessarie a tutela della salute propria e della collettività, informando contestualmente dell’esito del test il medico di medicina generale o il medico competente.