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Orti urbani, Terranuova si aggiudica il finanziamento regionale

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Si chiama “Centomila orti in Toscana” ed è il bando regionale per incentivare la realizzazione di nuovi orti urbani.
Il Comune di Terranuova ha partecipato al progetto, vincendo un finanziamento di 16.331 euro per la predisposizione di cinque orti urbani: “Ci vuole un seme” nel giardino comunale di via La Pira, “l’OrtoContaminato” alla frazione La Penna, “l’OrtoCultura” nella resede antistante la Biblioteca Le Fornaci, “l’OrtoAperto” (attivato nel 2015) nella resede retrostante la società bocciofila di Terranuova e “l’Orto di Classe” nel cortile della scuola primaria Bettino Ricasoli.

“Accogliendo le sollecitazioni che ci sono giunte da alcune realtà associative del nostro territorio – ha detto il Sindaco Sergio Chienni – già da due anni abbiamo deciso di dedicare aree verdi del nostro territorio per impiantare orti urbani. In un’ottica complessiva il progetto oltre a valorizzare spazi pubblici crea occasioni di condivisione e socializzazione; non a caso, dove possibile, si è scelto di prevedere l’allestimento degli orti in contesti fino ad ora poco utilizzati tuttavia adeguati a fornire servizi, accoglienza e forme di aggregazione”.

L’importo del contributo regionale destinato a ciascun Comune vincitore del finanziamento è del 70%(stabilito nella quota delle spese sostenute e rapportato anche alle dimensioni delle singole realtà territoriali, calibrate sulla popolazione residente) e il restante 30% è a finanziato dal Comune.

L’iniziativa dei “Centomila orti” ha avuto un intenso percorso di gestazione iniziato nell’autunno del 2015 che è servito da a predisporre il modello di orto urbano con una attenta e qualificata azione di studio e di ricerca. Era infatti maggio del 2015 quando l’amministrazione comunale di Terranuova aveva avviato il progetto di sostenibilità urbana Smog, un percorso pratico e teorico sull’attuazione del tema “nutrire la città”.

Tra gli obiettivi di Smog (Social_Mass_Orto_Giardino) c’è il recupero e il riuso di spazi in disuso o sotto-utilizzati e l’attivazione di orti-giardini condivisi, la promozione  dell’agricoltura urbana, sperimentale e sostenibile, lo scambio libero dei semi e la biodiversità.

L’orto urbano
Secondo il modello toscano, varato nell’ambito di questo progetto, l’orto urbano è un insieme di appezzamenti di terreno che sono inseriti in strutture (denominate “Complessi di orti”) che si presentano come spazi di socializzazione destinati a persone di tutte le età (soprattutto giovani), centri di aggregazione e di scambio culturale. In quest’ottica nel “Complesso di orti” sono inseriti servizi, spazi comuni, e anche connessioni wi-fi.
La realizzazione di aree ad orto urbano permette inoltre il recupero di aree verdi, anche di proprietà pubblica.
L’insieme degli orti assume dunque anche un ruolo paesaggistico e turistico integrato nel verde urbano cittadino.