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L’accoglienza alla delegazione di sindaci della Piana di Gioia Tauro per la firma del Patto di Amicizia con i comuni del Valdarno

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È stata accolta ieri, giovedì 5 giugno, nella Sala Consiliare di Terranuova Bracciolini la delegazione calabrese proveniente dalla Piana di Gioia Tauro, dando ufficialmente avvio a una tre giorni di incontri istituzionali, testimonianze e momenti di confronto all’insegna della legalità e della cooperazione tra territori.

L’iniziativa, in programma dal 5 al 7 giugno, vede la partecipazione dei sindaci di Polistena, Michele Tripodi, e di Cinquefrondi, Michele Conia, insieme ai sindaci dei nove comuni del Valdarno aretino e fiorentino, ai referenti di Libera e ai rappresentati della Cooperativa Valle del Marro, che si occupa della gestione delle terre confiscate alle mafie e del reinserimento lavorativo.

L’obiettivo è la firma di un Patto di Amicizia tra nove Comuni del Valdarno – Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Figline Incisa Valdarno, Loro Ciuffenna, Reggello, Rignano sull’Arno, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini – e i due Comuni calabresi di Polistena e Cinquefrondi. Un’intesa che nasce con l’intento di sancire un legame simbolico e concreto, fondato sulla condivisione dei valori della legalità democratica, della giustizia sociale, dell’impegno civile e della lotta alla criminalità organizzata e alle eco-mafie

“Per me è un’emozione particolare – ha detto il sindaco di Terranuova Bracciolini, Sergio Chienni – perché nel 2007, grazie a Libera, ho partecipato a un campo di lavoro a Polistena, dove ho toccato con mano cosa significa restituire alla collettività beni confiscati alla criminalità. Da allora credo fermamente che i sindaci e le istituzioni abbiano il dovere di sostenere questi percorsi, anche per non lasciare nessuno solo nella battaglia per la legalità».

Sulla stessa linea l’assessora Giulia Bigiarini: “Questo patto nasce da un’amicizia costruita nel tempo e rafforzata dal viaggio in Calabria dello scorso ottobre. In un’epoca che ci vuole sempre più distanti, unire le forze e parlare ai giovani di cultura e legalità è un atto prezioso. Oggi inizia un cammino comune che ha un grande valore”.

“La ‘ndrangheta opera da tempo anche fuori dalla Calabria – ha aggiunto il sindaco di Polistena, Michele Tripodi –. Per questo è fondamentale unire territori e percorsi diversi in una rete comune contro le mafie, per affermare diritti e uguaglianza». Dello stesso avviso Michele Conia, sindaco di Cinquefrondi: “Questo patto non è solo formale, ma sostanziale. Dimostra che dal basso possiamo costruire unità e condividere valori costituzionali, contrastando divisioni e stereotipi sulla Calabria”.