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Riscatto anticipato da parte di TB di porzione del capannone destinato alle attività di selezione di rifiuti indifferenziati

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Nel corso dell’ultimo consiglio comunale l’amministrazione ha deliberato di acconsentire al riscatto anticipato parziale da parte di TB della parte finale del capannone oggi destinata alle attività di smaltimento della FORSU (organico), all’interno dell’impianto di Podere Rota a Terranuova Bracciolini.

TB è la società che ha realizzato, tramite un project financing per conto del Comune di Terranuova e dell’Ato Toscana sud, l’impianto di selezione e compostaggio all’interno di Podere Rota nell’anno 2008 (con scadenza 2028), come previsto dalle normative in materia di smaltimento dei rifiuti.

“Con un atto dell’assemblea dei Sindaci nel 2019, confermato poi nel 2022, l’Ato decise di interrompere il trattamento dei rifiuti organici, con la conseguenza di destinare l’impianto alla sola selezione di rifiuti urbani indifferenziati – ha detto il vicesindaco, Mauro Di Ponte. Con l’attuale dismissione del capannone sarà garantito un abbassamento della tariffa di conferimento per l’anno 2023 di 2,83 euro/tonnellata. L’atto approvato dal nostro consiglio comunale è passato anche all’interno dell’assemblea di Ato Toscana Sud (dello scorso 10 maggio), dove non ha ricevuto alcun parere contrario da parte dei Sindaci”.

“L’operazione – ha aggiunto il vicesindaco – tecnicamente consiste nel togliere dal piano di ammortamento dell’investimento il valore dell’immobile e delle attrezzature, quantificato in circa 622 mila euro. Di conseguenza, la società TB propone il riacquisto ad un valore di mercato di circa 725.000,00 (di cui 575.000 euro della quota parte di capannone – come da perizia di studio tecnico incaricato – e 150 mila euro della parte dei cespiti dismessi)”.

Il Comune di Terranuova Bracciolini e ATO hanno chiesto, inoltre, alla società TB di farsi carico del pagamento del prezzo della compravendita da CSAI al Comune di Terranuova Bracciolini anche della restante parte del terreno su cui insiste il capannone di concessione, al prezzo di euro 103 mila.

“Senza questo ulteriore passaggio – ha concluso il vicesindaco – come previsto nella Convenzione, tale somma sarebbe stata a carico della tariffa dei contribuenti. Quindi, grazie a questa operazione siamo riusciti a calmierare in parte gli aumenti che conseguiranno alla dismissione dell’impianto di Podere Rota”.