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    “Giornata della Memoria”
    evento a cura di Kanterstrasse

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    Venerdì 31 gennaio alle ore 21.15  a Le Fornaci si celebrerà la Giornata della Memoria con “Über Alles”. Davvero vivo in tempi bui un progetto di Kanterstrasse a cura di Lorella Serni e Lorenza Guerrini.

    “Anche quest’anno Kanterstasse, in questa ricorrenza ha cercato un tema sul quale sviluppare una riflessione – spiega Caterina Barbuti assessore alla cultura – Di fronte a uno spettacolo particolare che vedrà il coinvolgimento di due generazioni, cercheremo di porre attenzione agli orrori del nazifascismo e rinnoveremo l’impegno collettivo di tenere viva la memoria affinché quanto accaduta non possa più ripetersi”.

    Lo spettacolo incentrato sui valori di uguaglianza, giustizia e libertà assume una valenza particolare poiché coinvolge gli adolescenti che frequentano il Laboratorio di Cultura Teatrale e il gruppo di adulti che si è avvicinato da poco alle tecniche di formazione teatrale.

    In scena ci sono appunto “i testimoni”, coloro che raccontano, in un continuo rapporto dialettico tra le figure degli adulti che ricordano le loro esperienze nel lager, e i loro doppi adolescenti che vivono la terribile esperienza di quello che viene ricordato e che fin dall’inizio sono ombre rievocate in questo “Teatro della Memoria”. La performance prende spunto da La Notte di Elie Wiesel, che racconta la sua esperienza della deportazione, che ha sconvolto la vita e l’animo di un ragazzo di appena 15 anni, un racconto denso di dolore e di umanità, di morte nell’anima delle vittime, e anche dei carnefici, dove si descrive la perdita della fede in Dio di un bambino che si trova a vivere il Male assoluto che sovverte ogni valore umano e lo avvolge per sempre nelle tenebre della “notte”  individuale e dell’umanità tutta.

    Il racconto prosegue e si confronta poi con brani tratti da Nati colpevoli di Peter Sichrovsky,  dove si riportano le testimonianze dei figli dei comandanti e gerarchi nazisti, che sono venuti a conoscenza successivamente di quello che i loro genitori hanno compiuto nei Campi di sterminio o nelle file a sostegno di Hitler, si racconta come vivono il loro passato, cosa pensano  e come si comportano rispetto ad esso ed alla pesante eredità lasciata dai loro genitori.

    In  questa doppia prospettiva ci si racconta, ci si confronta, come in un oratorio civile e umano, ma anche etico e politico, un luogo dove si vuole e si deve essere ascoltati, perché la Memoria con i sui valori continui a vivere.